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CORRETTORI DI NUOVA GENERAZIONE PER LA FIBROSI CISTICA

Due correttori di nuova generazione – VX-659 e VX-445 – entreranno in fase III di sviluppo nell’ambito di due diversi regimi a triplice associazione destinati alle persone con fibrosi cistica. L’annuncio della casa farmaceutica Vertex.

La casa farmaceutica Vertex ha annunciato la selezione di due correttori di prossima generazione che entreranno in Fase III di sviluppo: una tripla combinazione di Tezacaftor+ Ivacaftor+VX-659 ed una tripla combinazione di Tezacaftor+ Ivacaftor+ VX-445 in soggetti con fibrosi cisticache abbiano una mutazione F508del e una mutazione con funzione minima (F508del/Min) nel gene CFTR.

La decisione di valutare VX-659 e VX-445 in studi di Fase III è derivata dall’analisi dei dati preliminari degli studi di Fase II, inclusi i nuovi dati ottenuti dalle sperimentazioni di Fase II tutt’ora in corso. Tali risultati hanno evidenziato miglioramenti medi assoluti nella percentuale del valore predetto di volume espiratorio forzato in un secondo (ppFEV1), miglioramenti che sono stati di 13,3 e 13,8 punti, rispettivamente per il regime a tripla associazione con VX-659 (400mg giornalieri) o con VX-445 (200mg giornalieri) nei soggetti con una mutazione F508del e una mutazione con funzione minima (F508del/Min).

Generalmente, i regimi a tripla associazione sono stati ben tollerati in entrambi gli studi di fase II e la maggior parte degli eventi avversi riscontrati si è rivelata di gravità da lieve a moderata. Il tasso di interruzione del protocollo a causa di eventi avversi si è rivelato basso.

Vertex, quindi prevede di iniziare, nei primi mesi del 2018, 2 studi:

 1) studio di Fase III per la valutazione di VX-659 in combinazione con tezacaftor e ivacaftor in pazienti con mutazioni F508del/Min.;

2) studio di fase III per la valutazione di VX-659 in combinazione con tezacaftor e ivacaftor in pazienti con mutazione F508del/F508del.

Inoltre Vertex ha in programma di iniziare, a metà del 2018, uno studio di Fase III per valutare il VX-445 in combinazione con tezacaftor e VX-561 in un regime a somministrazione giornaliera nei soggetti con mutazione F508del/Min e in quelli con mutazione F508del/F508del. La molecola VX-561 è un analogo di Ivacaftor in cui è avvenuta la sostituzione di un atomo di idrogeno con uno di deuterio e ciò ha reso meno sensibile la molecola VX-561 all’azione dei citocromi P e può essere somministrato in una sola dose giornaliera.

Valutati nel complesso, tutti i dati degli studi di Fase II ottenuti fino ad oggi confermano che l’aggiunta a tezacaftor e ivacaftor di un correttore di nuova generazione può produrre sostanziali benefici clinici nei pazienti con una mutazione F508del e una mutazione con funzione minima, i quali, al momento, non hanno un farmaco in grado di trattare la causa alla base della loro malattia. Inoltre, l’uso di 2 correttori all’interno di regimi a tripla combinazione può produrre ulteriori benefici nei pazienti con almeno una mutazione F508 che sono già candidabili per le terapie con i modulatori di CFTR.

 

Contenuti a cura della Prof.ssa Serena Quattrucci, Consulente Scientifico LIFC.