« News

MALATTIE RARE, APPROVATO IERI ALLA CAMERA IL NUOVO TESTO UNICO. ORA TOCCA AL SENATO

Dopo due anni di attesa e numerosi rinvii dovuti soprattutto alla mancanza di relazioni tecniche necessarie, ieri il “Testo Unico sulle Malattie Rare”ha finalmente iniziato l’esame presso l’Aula della Camera dei Deputati.

L’esame della proposta di legge era cominciato, infatti, il 7 marzo del 2019 e dopo un avvio piuttosto veloce aveva iniziato a subire diversi rallentamenti che sono stati superati soprattutto grazie all’impegno dei diversi componenti dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare, gli stessi che questa mattina ne hanno voluto dare annuncio e commento in un evento online“Testo Unico sulle Malattie Rare, dalla Camera al Senato” organizzato insieme all’Alleanza Malattie Rare e in partnership con Osservatorio Malattie Rare.

È una grande soddisfazione, un passo in avanti importante, anche se è stato un iter lungo e impegnativo – ha spiegato l’On. Fabiola Bologna, relatrice della legge nonché una delle sue prime firmatarie – Ora occorre che l’iter del Senato sia, per quanto possibile, veloce. È necessario che questa nuova Legge Quadro per le malattie rare possa essere applicata al più presto, per i pazienti e le loro famiglie ma anche per il mondo della ricerca e per la produzione di farmaci orfani e innovativi”.

È mia ferma intenzione accompagnare con la massima attenzione il Nuovo Testo Unico nel suo iter al Senato –ha detto la Sen. Paola Binetti, Presidente dell’Intergruppo Parlamentare Malattie Rare – Ho già chiesto di esserne la relatrice e spero che questo sia possibile. Purtroppo molto tempo è stato perso, e non credo solo per la pandemia ma anche per scarsa attenzione al tema,ora dobbiamo recuperare perché i problemi legati al Covid hanno se possibile anche peggiorato la situazione per chi ha una malattia rara e per i famigliari, occorre avere un nuovo quadro normativo per far ripartire al meglio la sanità anche in questo ambito”.

Ci sono dei bisogni che i malati rari hanno fatto presente da tanto tempo, come la necessità di avere un indirizzo uniforme a livello nazionale per quanto riguarda le terapie domiciliari – ha affermato Fernanda Torquati, Presidente dell’Associazione Italiana GaucherBisogni che con la pandemia sono anche aumentati, ci auguriamo che rimettere ordine nella legislazione con un nuovo testo unico possa favorirne il soddisfacimento”.

Per i bisogni legati all’assistenza domiciliare è la stessa cosa – ha confermato Fortunato Nicoletti, Presidente Associazione Nessuno è EsclusoVa creato il presupposto per riorganizzarla, perché questa possa soddisfare anche i bisogni dei malati più complessi, e perché non vi siano così tante differenze da ASL ad ASL e da Regione a Regione”.

Anche sull’accesso alle terapie ci sono tante, troppe, differenze legate alle Regioni, differenze soprattutto di tempi e per chi non ha alternativa terapeutica il tempo è fondamentale – ha dichiarato Gianna Puppo Fornaro, Presidente della LIFC-Lega Italiana Fibrosi CisticaAuspichiamo che la disposizione in tal senso prevista, seppur meno incisiva rispetto al passato, possa uniformare i tempi di accesso dei farmaci orfani nei prontuari.