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Un viaggio per i nostri ragazzi e per sensibilizzare sulla fibrosi cistica

Emanuele e Guido sono due papà con una storia in comune: entrambi sono genitori di figli con fibrosi cistica. Si sono conosciuti al centro FC di Brescia grazie alla dottoressa Padoan che aveva intuito un’affinità tra i due. Emanuele e Guido in questi 14 anni di amicizia hanno collaborato con LIFC cercando di far conoscere la malattia per dare un futuro migliore ai propri figli e agli altri pazienti. La fibrosi cistica è la malattia genetica grave più diffusa e comporta per chi ne è affetto e per l’intero nucleo familiare un forte impegno quotidiano, fatto di tante ore di terapie, di fisioterapia, di farmaci e di ricoveri ospedalieri. L’attività fisica è fortemente raccomandata nei pazienti FC in quanto è il giusto alleato, insieme alle terapie, per contrastare l’avanzamento della malattia e migliorare la funzionalità respiratoria.

Emanuele e Guido però hanno un altro elemento che li accomuna, la passione per la montagna e lo sport.

Infatti, il prossimo 10 settembre Guido ed Emanuele sfideranno loro stessi in una delle gare più importanti di corsa in montagna: la Tor des Geants, un’impresa faticosa ed emozionante che ha richiamato al via 2.500 atleti provenienti da oltre 80 paesi che si sfideranno per raggiungere le vette della Valle D’Aosta. L’obiettivo di Guido ed Emanuele è quello di percorrere 330 Km e 29mila di dislivello positivo in un tempo massimo di 150 ore superando i propri limiti e portando con sé un forte messaggio: non possiamo cambiare la condizione dei nostri figli, possiamo solo supportarli e affiancarli durante la loro vita, ma oggi vogliamo fare di più…vogliamo promuovere la conoscenza della fibrosi cistica e portare consapevolezza verso una malattia ancora poco conosciuta.

Durante il loro viaggio Emanuele e Guido avranno con sé una bandiera e una rosellina dedicata al progetto 65 Rose per 65 Cime nato per promuovere l’attività fisica a beneficio delle persone con fibrosi cistica, accostando la bellezza della montagna e la purezza dell’aria ad una malattia che tenta di toglierti il respiro. Il progetto, infatti, intende coinvolgere gli appassionati della montagna e non solo, invitandoli a salire una cima – fare una fotografia con una rosa, simbolo della fibrosi cistica nel mondo – e condividerla sul sito 65cime.fibrosicistica.it

Nei giorni della gara seguiremo attraverso i canali social LIFC l’avventura di questi due papà, sostenendo il loro impegno e sensibilizzando sulla fibrosi cistica per dare voce ai tanti bambini, ragazzi e adulti affetti da questa grave malattia.